È IL TEMA DELL’INCONTRO ORGANIZZATO DA CISAMBIENTE E ASSOIMPREDIA ALL’INTERNO DELLA REMTECH, L’EVENTO INTERNAZIONALE PERMANENTE DEDICATO AI TEMI DI BONIFICHE, DISSESTI, CLIMA, RIGENERAZIONE URBANA E INDUSTRIA SOSTENIBILE. SEGUITISSIMI TUTTI GLI INTERVENTI TENUTI DAI NUMEROSI INVITATI SU PROPOSTE, POTENZIAMENTI TECNOLOGICI E MIGLIORAMENTI SUL MONITORAGGIO.
L’Aida, l’Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela Ambientale, ha organizzato, in collaborazione con Cisambiente – Confindustria, l’incontro svolto ieri, mercoledì 18 settembre, dal titolo “Il cuore verde delle bonifiche: curare la terra con piante, funghi e batteri” all’interno dell’importante fiera RemTech che viene considerata ormai da tutti gli esperti di settore come l’unica grande manifestazione internazionale dedicata alle tematiche delle bonifiche, cambi climatici, rigenerazione del territorio e riqualificazione dello stesso attraverso la manutenzione e la sicurezza. A dare ancor più prestigio all’incontro sono stati anche gli autorevoli ospiti invitati ad intervenire per esporre le proprie competenze su un argomento delicato come quello delle bonifiche. Dopo un rapido saluto da parte del presidente Aida, Gianluca Bartolini e del Presidente Cisambiente – Confindustria Marcello Rossetti, sono intervenuti la dottoressa Lucia Leonessi, Direttore Generale Cisambiente – Confindustria, Giuseppe Vadalà, l’Alto Commissario di Governo per la Bonifica dei siti di discariche abusive e il professor Carmine Guarino del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio che ha affrontato il fondamentale tema dell’utilizzo di biotecnologie utili al risanamento dei suoli inquinati. “Il bio-fitorimedio è senza dubbio una delle più incoraggianti tecnologie innovative per la bonifica di suoli e il recupero di terreni agricoli” ha affermato il professor Guarino che ha voluto aggiungere “È possibile utilizzare le sinergie e le simbiosi che si instaurano a livello radicale tra funghi, batteri e piante per ottenere attività degradative per metalli ed altri materiali organici. Sono tecnologie che vanno modulate in base alle problematiche del sito. Oltre ad essere delle tecnologie in situ e totalmente “green” esse hanno anche il vantaggio di iniziare una dinamica di rivitalizzazione dei suoli soggetti a bonifica. In altre parole sfruttando il potenziale esistente in natura e aiutandolo ad innescare determinati meccanismi di dinamica biologica otterremo un doppio vantaggio: quello di risanare e riattivare i suoli”. Soddisfazione per l’ottimo riscontro che ha ottenuto il convegno è stata espressa da Gianluca Bartolini, presidente Asso.Impre.Di.A., che ha voluto anche argomentare i motivi che hanno spinto Aida ad organizzare l’incontro: “La nostra partecipazione al convegno conferma la volontà dell’associazione di creare ed essere presenti, con aziende del settore e professionisti, nella individuazione delle strategie più adeguate per far fronte alle sempre più complesse sfide conseguenti alle problematiche scaturite dai cambiamenti climatici. Il nostro obiettivo prioritario è e sarà sempre il cercare di costruire un futuro ambientale sostenibile. Grazie ad incontri come quello appena svolto riusciamo a condividere il nostro ricco pacchetto di esperienze, proveniente da aziende nazionali ed internazionali con le quali abbiamo creato una ricca e proficua rete di collaborazione e scambio di conoscenze. Non a caso siamo da tempo membri di Elca (European Landscape Contractors Association), Associazione Europea, nata nel 1963, che si occupa del verde e del paesaggio”.